Dante Garrone
La tradizione va studiata, non idolatrata
Parlare di vino oggi significa occuparsi di un prodotto che viene consumato per il piacere delle sue qualità, ma fino a non molti anni fa, nelle campagne, era un vero e proprio alimento che contribuiva in modo non trascurabile all’apporto calorico quotidiano della persona. Ecco perché a buon diritto si può inserire questa testimonianza nella sezione “La Tavola d’antan”, che ha per obiettivo di portare l’attenzione su quanto i prodotti della terra siano preziosi e vadano rispettati.
Dante Garrone è un produttore di vino, risiede a Grana (AT) ed insieme al fratello Marco e alla cognata Cinzia conduce l'azienda agricola “Garrone Evasio & figlio” fondata dal nonno paterno nel 1926. Una storia ormai centenaria, che ha visto espandersi e cambiare molto la connotazione dell’azienda, che oggi si estende su quattordici ettari di terreno coltivato a vigneto tra i Comuni confinanti di Grana, Montemagno e Castagnole Monferrato.
La coltivazione dei vitigni autoctoni (tra cui Barbera, Grignolino, Ruché, Cortese…) viene effettuata oggi applicando strategie che consentano il più basso impatto ambientale possibile, per preservare l’integrità del terreno e dell’ambiente collinare, sensibile ai dissesti idrogeologici.
Ed ecco ritornare anche in questa intervista il focus sul legame tra tradizione ed innovazione, ove quest’ultima si connota, da un lato, come nuove modalità di lavoro per ottenere un prodotto di qualità sempre maggiore ma anche sempre più rispettoso della terra; dall’altro come studio di quelle modalità tradizionali di lavoro, che venivano applicate magari con minor consapevolezza scientifica e tecnologica, che possono essere ancora valide per ottenere i suddetti risultati.
Il testimone, con eloquio elegante e grande simpatia, da cui traspare la sua passione, ci conduce nella cantina dell’azienda, che è anche una sorta di piccolo museo dell’enologia, a scoprire la sua professione, le storie famigliari, aneddoti curiosi che riguardano la produzione e la commercializzazione del vino, le tendenze odierne nel consumo di questo bene come specchio di una società profondamente mutata.
Trailer
Integrale
Tags: ARTEPO, Diego Diaz Morales, Patrizia Camatel, Evasio Garrone, Dante Garrone, Grana Monferrato, impatto ambientale, agricoltura sostenibile, Barbera, Ruché, vini piemontesi, vitigno autoctono, prodotti tipici, enogastronomia, antichi mestieri, vita contadina, Monferrato, Astigiano, storia astigiana, memoria, Regione Piemonte, Casa degli alfieri, archivio, banco delle memorie