La Passiùn di Gesü Crist 2020
La tradizione del Giovedì Santo a Castagnole Monferrato (AT) incontra la rete virtuale globale
Il 9 aprile 2020, stante l’emergenza sanitaria della pandemia di Covid-19 ed a causa delle vigenti limitazioni alle occasioni di aggregazione, la tradizionale “Passiùn di Gesü Crist” di Castagnole Monferrato, che ogni anno si ripete la sera del Giovedì Santo, ininterrottamente dal 2003, non si è potuta svolgere con il coinvolgimento della popolazione.
Il Comune di Castagnole Monferrato e gli organizzatori hanno però riflettuto sulla possibilità di offrire comunque al pubblico, collegato attraverso il web, un momento “comunitario-virtuale” dedicato a questa tradizione.
L’antropologo Piercarlo Grimaldi, che fu tra gli ispiratori di Luciano Nattino all’inizio del nuovo millennio nel riscoprire il canto di antica memoria e l’usanza locale afferma: “Il calendario rituale, quello che appartiene al tempo della tradizione, tende ad esaurirsi nel cerchio dell’anno. […] Evidentemente le forme e le pratiche rituali, se non vengono ripetute ininterrottamente, rischiano di corrompersi e di cadere nell’oblio.”
Partendo da questo assunto il sindaco Francesco Marengo e l’Archivio Teatralità Popolare di Casa degli alfieri (in particolare Massimo Barbero, Antonio Catalano e Patrizia Camatel) hanno deciso di realizzare un video chiedendo la collaborazione di altri artisti che, ciascuno dalla propria abitazione, hanno videoregistrato il proprio contributo.
La proposta artistica, in continuità con le edizioni precedenti, ha attinto dal patrimonio di testi scritti da Luciano Nattino intorno alla Passione di Gesù interpretati dagli attori del Faber Teater e da Patrizia Camatel, ma non solo: Antonio Catalano ha recitato due suoi componimenti poetici; Lucia Giordano del Faber Teater ha eseguito il tradizionale canto di questua della Settimana Santa nella versione monferrina e con citazioni di quella provenzale; il contastorie Claudio Zanotto Contino ha recitato frammenti del monologo teatrale “La Passione secondo l’Asina” di Luciano Nattino; il sindaco Marengo ha proposto anch’egli una riflessione, leggendo un passo in lingua piemontese, sempre tratto dagli scritti di Nattino.
Sottotitolo dell’edizione 2020 è, significativamente, “Le solitudini”, a descrivere il momento di isolamento che crea e acuisce le distanze personali e sociali.
Il video, realizzato dal videomaker Diego Diaz, è stato trasmesso per la prima volta nel momento esatto in cui si sarebbe dovuta svolgere l’iniziativa, ed è stato visualizzato sulle pagine Facebook e Instagram dell’Archivio Teatralità Popolare e sul canale Youtube del Banco delle Memorie da centinaia di persone, rimanendo poi a disposizione del pubblico nel Banco delle Memorie.
Ferma restando nei promotori la convinzione che questa iniziativa è necessariamente un “surrogato”, che non pretende di sostituire il significato e il senso delle manifestazioni dal vivo, in compresenza di tutti gli attori, ci pare che il successo di pubblico sia segno, da un lato, che la necessità di partecipare a riti comunitari è ancora forte nella società contemporanea; dall’altro, che la tecnologia non è necessariamente antitetica alla tradizione, ma anzi, può aiutarla a superare momenti sfavorevoli ed a scoprirne inaspettate potenzialità.
Il video è stato realizzato tra le azioni sostenute dalla Regione Piemonte per la valorizzazione e promozione della conoscenza del patrimonio linguistico, culturale e immateriale regionale.
L'iniziativa è stata realizzata da Casa degli alfieri – Archivio Teatralità Popolare con il Comune di Castagnole Monferrato, con il contributo dell'Unione Colli Divini - nel cuore del Monferrato attraverso "Cuntè Munfrà, dal Monferrato al Mondo", Fondazione CRT e la collaborazione dell’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano e dell'Associazione Astigiani.
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