Antonio Catalano

Il poeta della Meraviglia - 2018

Nasce a Potenza nel 1950, figlio di una lavandaia e di un panettiere. A 13 anni si trasferisce coi genitori ad Asti e vi si stabilisce. Descrivere in poche parole Catalano uomo e artista è impresa ardua. Attore, scultore, pittore, scrittore, poeta, artista/artigiano (come lui stesso ama definirsi), ha applicato per tutta la vita i suoi talenti alla ricerca teatrale, tracciando un percorso originalissimo, del tutto fuori dagli schemi.
L’infanzia di questo eclettico artista viene descritta come un mondo fiabesco, arcaico, popolato da personaggi quasi mitici, come lo zio cantastorie, o la nonna “aggiustaosse”,oppure ancora la sciamana del paese, detta “grande anima” che aiutava i moribondi ad andarsene… Difficile pensare che questo contesto non influenzasse la sua sensibilità di bambino prima, di artista poi. Del resto la cifra dell’infanzia, e della meraviglia che vive nello sguardo dei bambini, sarà sempre fondamentale nel percorso artistico successivo: prova ne sono le installazioni artistiche di Catalano (che fanno anche da sfondo all’intervista), quegli “universi sensibili”, opere multisensoriali che si ascoltano, si esplorano in compagnia dell’autore, si annusano, si usano per giocare, ed a cui ci si siede dentro per diventare parte della storia narrata.
Nel video il testimone ripercorre la sua parabola artistica e di vita, ricordando amici, artisti, aneddoti e condivisioni: l’incontro con Luciano Nattino, amico e compagno di una vita, la nascita del sodalizio artistico che produsse indimenticabili spettacoli del Magopovero, che hanno fatto la storia del teatro italiano ed internazionale, come Moby Dick, Van Gogh, Don Chisciotte…; le esperienze con personalità del calibro di Grotowski, o Leo De Berardinis; gli anni del Collettivo Teatrale Gramsci, l’impegno civile e le esperienze con i carcerati e i malati mentali; la nascita della Casa degli alfieri…e lo fa, non senza emozionarsi, con un modo poetico e immaginifico, che dona a quest’intervista il tono di un monologo teatrale.
Catalano parla di fonti di ispirazione, di responsabilità dell’artista, del processo creativo e delle circostanze ideali per l’atto artistico, sostiene un teatro come occasione di incontro autentico, e come possibilità concreta di “cambiare il mondo”.
Una vera e propria lezione sul Teatro. E sull’Umanità.

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Integrale

Arte – Cultura, manifestazioni culturali – Teatro


Casa degli Alfieri
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